Domenica 16 settembre si terrà la – ormai tradizionale – manifestazione Slowdream. Con il tempo, quest’iniziativa dei cittadini di Agno, Bioggio e Manno ha trovato il suo spazio nel calendario degli eventi più conosciuti in Ticino. Ha fatto di un sogno – quello dei vicini di una delle strade cantonali più trafficate in Svizzera – una realtà. Essere svegliati una domenica mattina non più dai rumori dei motori dei camion, auto e moto ma dalle voci e risate dei volontari in un’atmosfera di buon umore e nel calore della vita sociale, parlarsi in e fuori casa senza dover alzare la voce, stare in giardino e sentire il profumo dei campi e dei boschi circostanti… sono solo alcuni dei piaceri semplici dimenticati. E bisogna approfittarne perché è così solo una volta all’anno e non potrebbe esserlo ogni giorno… perché noi, la nostra economia, i nostri vicini sia a sud che a nord, tutti noi abbiamo bisogno di mobilità.

Tuttavia, più passa il tempo e meno siamo mobili. Sempre di più e sempre più spesso – in particolare sul tratto che ci interessa – l’automobile si trasforma in “auto-immobile”. I chilometri tra Agno e Manno si percorrono più velocemente con lo scooter, il trenino, la bicicletta o addirittura a piedi mentre le tariffe dei posteggi, pubblici o privati, prendono l’ascensore. La nostra vecchia strada regina è come un’arteria sclerotizzata e i nostri comuni sull’orlo dell’infarto e dell’asfissia.

Ben venga quindi questo bypass, pure temporaneo, della Slowdream. E non solo per sensibilizzare noi – abitanti della zona – sulla necessità di cambiare le nostre abitudini in materia di mobilità ma soprattutto per far prendere coscienza alle nostre autorità cantonali e agli altri utenti della strada dell’urgenza e della gravità della situazione.

Urgenza perché la nostra popolazione soffre da decenni e questa sofferenza si sta facendo sempre più intensa, al limite della sopportazione. Gravità perché oltre alla paralisi dell’economia locale su tutto l’asse, alla perdita di competitività sul mercato immobiliare sia industriale che privato, sta emergendo un vero problema di salute pubblica legato all’inquinamento fonico e ambientale.

Il 16 settembre, quindi, raggruppiamoci, tra comuni organizzativi e comuni vicini per, in tanti, mandare il giusto segnale. Troviamoci anche con chi se la sente per una corsa benefica a favore della fondazione Greenhope, che opera per aiutare i bambini malati di cancro, una corsa senza classifica, in cui si potrà alternare camminata e corsa lenta: la Slowrun.

Ma più che altro, facciamo della manifestazione di quest’anno l’inizio di una serie di attività per ottenere quello che da troppi anni attendiamo: una soluzione al problema del traffico. Con i miei amici della società civile o colleghi della sfera politica, con voi, m’impegnerò a dare il meglio su questo tema di fondamentale importanza.