Un piccolo passo accettabile ma di sicuro non soddisfacente

Il sistema dei prezzi di riferimento per i medicamenti: un piccolo passo, accettabile ma di sicuro non sufficiente

 L’approvazione da parte del Consiglio federale del primo dei due pacchetti di misure previsti nel quadro del suo programma di contenimento dei costi della salute, è senz’altro un primo passo verso un obiettivo diventato essenziale per il nostro Paese. Ho letto con attenzione le varie opinioni dei miei colleghi politici in merito e ho regolarmente l’occasione di confrontarmi con i nostri concittadini/pazienti sul tema. Dobbiamo si contenere i costi della salute ma dobbiamo soprattutto fare in modo di fermare l’aumento dei premi di cassa malati. Essi sono diventati insostenibili per un numero sempre più importante di persone. Uno dei punti contenuti nel primo pacchetto di misure validate dal Consiglio federale riguarda il settore farmaci, con la definizione di prezzi di riferimento per i medicamenti con brevetto scaduto. Trattandosi di principi attivi non più innovativi, ma equivalenti tra di loro in termini di efficacia e di sicurezza, il principio di stabilire un livello di rimborso al 100% per il generico più economico mi sembra ragionevole, sempre che ne venga garantita la disponibilità. A mio modo di vedere non va in nessun modo nel senso di una medicina a due velocità, dal momento che non mette in concorrenza due farmaci diversi dal punto di vista della sicurezza e dell’efficacia. Pur cosciente del fatto che non sarà questa la misura che segnerà la svolta sulla riduzione dei premi delle casse malati, ritengo la si possa considerare un piccolo passo per regolamentare i costi della sanità. Ciò detto, non va dimenticato, che costi della salute e prezzi dei premi non sono la stessa cosa, e che non sempre, per fattori contingenti, sono tra loro proporzionali.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*