La certezza è che Naomi, una giovane mamma di 22 anni,  oggi non è più con noi.

Un valido esempio su cui riflettere.

Nelle ultime settimane una notizia giunta dalla Francia ha fatto il giro dell’Europa e ha scioccato e scandalizzato numerosissime persone.

Si tratta della storia di Naomi, ragazza di 22 anni, che, affetta da un terribile mal di pancia, ha telefonato al servizio delle cure mediche d’urgenza (SAMU) ma, purtroppo, la sua richiesta non ha ricevuto l’attenzione che meritava. Una serie di frasi fuori luogo, la peggiore“ tutti un giorno o l’altro moriremo”… queste le parole agghiaccianti dell’operatrici in risposta al pianto disperato di dolore della giovane donna. Un click, quello che ha chiuso la telefonata, determinante per il seguito della storia di Naomi che, distrutta dal dolore, non è stata più in grado di rivolgersi al medico di famiglia come suggeritole dall’operatrice che gli ha negato un intervento in urgenza. Naomi ha perso la vita nelle ore successive alla sua inascoltata chiamata. Questa notizia si è diffusa in molti paesi e la registrazione audio della telefonata è stata pubblicata online da un giornale locale (vd. Link sotto): di seguito altri casi analoghi sono emersi.

Una tragedia umana che deve farci riflettere sulla società di oggi, sull’importanza del sapere ascoltare e del sapere aiutare chi ne ha realmente bisogno. La solidarietà è cemento essenziale per la nostra coesione. È un’attitudine che deve sempre prevalere sui nostri interessi individuali, che dobbiamo insegnare ai nostri giovani sin dalla piccola infanzia, che dobbiamo saper valorizzare e saper premiare. L’empatia è un valore di prim’ordine in particolare per il personale di cura dove spesso gli sguardi valgono più delle parole, i sorrisi più delle diagnosi e l’ascolto e la comunicazione, di qualunque natura essa sia, sono al centro della relazione umana.

E’ questa la testimonianza, che come direttrice di una struttura ospedaliera, voglio oggi, in queste poche righe condividere . È compito nostro, come cittadini, dirigenti in ambito sanitario e a maggior ragione come politici, proteggere questo valore essenziale e vigilare al mantenimento del buon funzionamento della nostra rete sanitaria sin dal momento della prima presa a carico. Dobbiamo fare di tutto perché un caso di questo tipo non si possa riprodurre nella nostra società. Non lasciamo che l’indifferenza diventi un male incurabile! Concludo con un pensiero per Naomi, per sua figlia, sua sorella, i suoi genitori, la sua famiglia ed i suoi amici.

https://www.hebdi.com/operatrices-samu-se-moquent-de-naomi-jeune-maman-decede-quelques-heures-plus-tard-enregistrement/