Lavoro ed economia: dobbiamo pensare anche al futuro !
Se da un lato questa notizia può far bene sperare, dall’altro ci impone di fare una riflessione sulla politica da adottare e promuovere per mantenere tassi di disoccupazione bassi e contenere il calo dei salari reali (-0.4% nel 2018 rispetto al 2017 tenuto conto di un’inflazione del 0.9%).Tra la domanda interna, che ha registrato un aumento del consumo domestico (con in testa i settori della sanità e della mobilità) e le esportazioni in aumento (+1.7% per i servizi e +2.2% per le merci) la crescita del nostro PIL sostiene indubbiamente il mercato del lavoro. È quindi fondamentale continuare a rispondere alla domanda interna con prestazioni di qualità, lavorando in particolare sull’evoluzione del nostro sistema sanitario e su quella della mobilità, così come aumentare il nostro sostegno all’innovazione, a supporto della competitività dei nostri prodotti sul mercato dell’esportazione.
Per questo, gli accordi commerciali, in particolare con l’Unione Europea, rivestono un’importanza fondamentale.
Se oggi siamo in una situazione che ci invidiano molti paesi nel mondo (anche i nostri vicini), è senz’altro perché fino ad ora il nostro Paese, i lavoratori, le imprese e il sistema politico che lo costituiscono, hanno saputo anticipare ed essere flessibili alle evoluzioni del contesto internazionale e della domanda interna. Non siamo tuttavia in un momento storico in cui ci possiamo permettere di riposarci sugli allori del passato, ma piuttosto dobbiamo costantemente e quotidianamente impegnarci per costruire e preparare il futuro del nostro Paese. Ciò soprattutto se ci sta a cuore il benessere delle prossime generazioni.
Libertà, coesione e progresso … ecco i valori che ogni giorno motivano il mio impegno professionale in ambito sanitario e sociale.
0 commenti